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– Territorio –

C’è tutto un mondo intorno.

Il territorio di Imola, storico trait d’union tra l’Emilia e la Romagna, alterna straordinari paesaggi collinari, come la meravigliosa vallata del Santerno che nel tempo ha ispirato il genio di artisti di ogni genere, all’unicità dei colori di quella pianura che si estende verso il mare. Un patrimonio ambientale e naturalistico inedito, di cui fa parte anche la Vena del Gesso Romagnola da poco inserita tra i patrimoni dell’umanità targati Unesco, caratterizzato da un’inestimabile dotazione di bellezze architettoniche, monumentali, artistiche e culturali. Un’area densa di storia come testimoniano quei rinvenimenti archeologici che rimandano al passaggio di antiche civiltà. Dalla città di Imola, polo produttivo e manifatturiero a solo mezz’ora d’auto di distanza da Bologna e dalla riviera adriatica, ai comuni più piccoli tra i quali figurano borghi mozzafiato come Dozza e Brisighella.

Un territorio facilmente percorribile anche a piedi o in bicicletta grazie ad una fitta rete di sentieri e piste ciclabili immerse nella natura. Per non parlare della variegata proposta sportiva tra percorsi dedicati agli appassionati di mountain bike, trekking, e-bike, canoa e il fascino della MotorValley.

Un capitolo a parte lo meritano i sapori della tavola. Imola e il suo circondario vantano un’ampia gamma di prodotti agroalimentari con garanzia di qualità DOP e IGP esportati in tutto il mondo. Una ricca produzione, capace di accontentare anche il visitatore più esigente, che contribuisce ad elevare ai vertici della graduatoria mondiale la cultura gastronomica italiana. Dall’arte enologica, con decine di piccole e raffinate cantine vitivinicole, ai frutti tipici come il Marrone IGP di Castel del Rio, l’albicocca, la fragola e il kiwi. Ma anche allevamenti biologici per la produzione di carne, latte e formaggi dal gusto inconfondibile. Sagre e feste centenarie rinverdiscono, ogni anno, la magia di una tradizione che bagna le proprie radici nella genuinità, nel sorriso e nell’innata vocazione all’accoglienza della gente.

Un autentico valore aggiunto certificato dai consensi dei turisti che hanno trovato in questa sensazionale ‘terra di mezzo’ il luogo ideale per una sosta di qualità.

AUTODROMO ENZO E DINO FERRARI DI IMOLA

Il circuito di Imola merita un posto speciale tra le pagine del romanzo mondiale dell’automobilismo e motociclismo.

Nato dalla passione e dalla lungimirante visione di un gruppo di imolesi, tra i quali spicca la figura di Francesco ‘Checco’ Costa, nell’area racchiusa tra la sponda destra del fiume Santerno, il parco delle Acque Minerali e le prime colline, la pista fu battezzata il 19 ottobre 1952 dai piloti d’auto Farina, Villoresi e Ascari per il collaudo del Prototipo Coni.

È datata 25 aprile 1953, invece, la prima gara ufficiale di moto con la disputa del Gran Premio Coni valido per il campionato italiano 125 e 500 e la nazionale delle 250. L’anno successivo la Coppa d’Oro consacrò definitivamente la vocazione motociclistica del tracciato sdoganata poi a tutto il mondo con la mitica 200 Miglia di Imola. Una manifestazione, disputata tra il 1972 e il 1985, capace di portare sulle rive del Santerno i più grandi interpreti della specialità a due ruote motorizzate. Senza dimenticare le sette edizioni del Gran Premio delle Nazioni, tra il 1969 e il 1988, i quattro gettoni del Gran Premio Città di Imola (1996-1999), le due edizioni del Gran Premio di San Marino (1981 e 1983) e diverse tappe del campionato del mondo Superbike.

Il 21 aprile 1963 la Formula 1 approdò per la prima volta tra le curve imolesi e, nel 1970, l’impianto fu intitolato a Dino Ferrari, compianto figlio del leggendario Enzo.

Autodromoimola

Il 14 settembre 1980, dopo i consensi dell’antipasto del 1979 con il Gran Premio ‘Dino Ferrari’, si disputò ad Imola una delle gare di Formula 1 valide per il mondiale: il 51° Gran Premio di Italia.

Da lì l’avvio del lungo sodalizio con la Repubblica di San Marino per l’organizzazione di ben 26 edizioni continuative (1981-2006) del massimo appuntamento agonistico della classe regina dell’automobilismo mondiale. Il 14 agosto 1988, dopo la scomparsa di Enzo Ferrari il circuito mutò il suo nome in: Enzo e Dino Ferrari.

La pagina più nera della storia della pista cittadina è catalogata alla tragica annata 1994 con gli incidenti mortali dei piloti Roland Ratzemberger e Ayrton Senna che portarono alla significativa modifica del tracciato originario. L’atteso ritorno della Formula 1 in città, seppur a spalti deserti a causa della pandemia da Covid-19, è datato 2020 con il Gran Premio dell’Emilia-Romagna poi diventato appuntamento fisso, ad eccezione dell’edizione 2023 annullata per alluvione, con il nome di Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna.

Innumerevoli, ogni anno, le competizioni riservate alle auto tra mezzi a ruote coperte e scoperte (Ferrari Challenge, Campionato del Mondo Turismo, Campionati Italiani ACI-CSAI, Le Mans Series, International GT Open…). Ma l’autodromo di Imola ha ospitato anche due campionati mondiali di ciclismo (1968-2020) e arrivi di tappa del Giro d’Italia. La location, nel tempo, si è confermata perfino il palcoscenico ideale per attrarre le folle oceaniche dei grandi concerti rock come la fortunata permanenza dell’Heineken Jammin’ Festival e le indimenticabili performance live di artisti del calibro di Vasco Rossi, ACDC, Guns n’Roses e molti altri.